Maria Montessori fu considerata da alcuni studiosi la prima rivoluzionaria ambientalista. Cosa significa questa affermazione? Ci risponde Cristina Venturi, associazione Montessori Bologna
Il pensiero di Maria Montessori è attuale anche perché é molto complesso, come complesso è il tempo postmoderno che stiamo vivendo. Ella non solo ha da sempre sostenuto l’importanza dell’ambiente preparato ed adeguato, sia dal punto di vista dell’organizzazione strutturale sia da quello relazionale-sociale, per lo sviluppo del bambino, ma come scienziata, ha compiuto una rivoluzione superando l’approccio dualistico Uomo-Natura che vigeva fino ai suoi tempi, per delineare una visione ecosistemica, evidenziando come tutti gli esseri viventi e non, fossero tra loro interconnessi. Maria Montessori ha rivolto particolare cura verso l’ambiente interno ed esterno, proponendo ai bambini di età di tre anni attività di Vita pratica non solo per sviluppare ed affinare come scopo diretto la motricità fine, ma anche per iniziare a sensibilizzare il rispetto verso le cose, l’ambiente e gli altri come base per la promozione della coscienza sociale, per lo sviluppo della coesione sociale.
Quanto è attuale il pensiero di Maria Montessori oggi in tema di ambiente?
Il pensiero di Maria Montessori è attualissimo. Precorrendo i tempi, con il tema dell’interdipendenza Ella aveva anticipato il concetto di Antropocene, come viene definita l’epoca geologica attuale, in cui l’uomo, con il proprio comportamento, modifica l’intero ecosistema. Gli obiettivi dell’Agenda 2030 esprimono necessità che Maria Montessori aveva già espresso, come lo sviluppo sostenibile ed il superamento delle disuguaglianze e delle ingiustizie, attraverso l’educazione dell’Uomo Futuro, il Bambino, garantendo una vita sana, l’istruzione, il superamento delle differenze di genere, l’importanza di garantire a tutti l’igiene. Pensiamo al femminismo scientifico che caratterizza il suo iniziale percorso, con la scelta di studiare Medicina e di specializzarsi in Neuropsichiatria. Pensiamo alla sua lotta per i diritti degli operai, al suo impegno giovanile contro la guerra ed al fine ultimo del Suo percorso, ossia l’Educazione alla Pace. Pensiamo al suo impegno per garantire ai bambini svantaggiati una adeguata igiene ed istruzione. E questi sono solo alcuni esempi.
Come insegniamo ai bambini l’amore per l’ambiente e per le piccole cose? Esempi di attività da fare a casa?
Maria Montessori individua quattro periodi di sviluppo nella crescita dai zero a ventiquattro anni ed ognuno di essi è caratterizzato da sensibilità particolari che sollecitano esperienze tali da soddisfare i bisogni specifici dei diversi periodi. Nei primi sei anni di vita, il bambino è particolarmente attratto dalle piccole cose e dall’ambiente che lo circonda. Coltivare l’amore verso essi è per il bambino un fatto naturale.
Concediamogli il tempo necessario per osservare la piccola formica, la piccola foglia, una piccola fessura che attrae la sua attenzione. Prepariamo una zona orto divisa in due parti, in modo che quella coltivata dall’adulto possa fungere da esempio per il bambino che sperimenterà nella zona a lui riservata. Prepariamo l’ambiente ad altezza bambino in modo che possa svolgere attività di cura verso se stesso in autonomia, sebbene possa compiere gesti non ancora precisi. Convogliamo le sue preziose attenzioni per pulire dettagli di sedie, angoli di tavoli, spazi piccoli, ma che sono per Lei/Lui attraenti e a cui rivolge attenzione e particolareggiata cura. Consentiamo che versi il mangime per i pesci e saremo noi che osserveremo stupiti quanta attenzione porrà nel controllo della sua mano.
È un periodo che passerà e non tornerà più, ma avrà gettato un ponte di amore verso le cose e gli esseri viventi circostanti. Da adulto saprà guardare il mondo con occhi pieni di meraviglia per l’incanto e la poesia che la Natura dona. Occhi di bambini e di chi non ha dimenticato il bambino che è in sé.
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