L’amore e la gentilezza sono le fondamenta dell’educazione dei nostri bambini.

by redazione on 28/06/2017

No a smartphone e computer fino a 11 anni.
Intervista con Lama Tashi, fondatore e direttore della Tashi Orphans School di Kathmandu 

“L’amore e la gentilezza sono le fondamenta di una buona educazione. Se genitori in primis ed insegnanti si impegnano a trasmettere questi valori i bambini di oggi diventeranno persone di cuore, con una buona autostima, con  un maggior senso di responsabilità, con più fiducia, con una mente acuta, aperta e con una felicità interiore che non cambia . Questo non sarà solo un bene per i nostri e vostri bambini ma anche per l’umanità, per creare i presupposti di un mondo privo di conflitti, paure e discriminazioni tra esseri umani”.

Abbiamo chiesto a Lama Tashi, fondatore e direttore della Tashi Orphans School di Kathmandu (Nepal) di darci qualche consiglio su come preparare i nostri bambini al futuro. Lama Tashi ha una grande esperienza con i bambini e non solo è per loro un padre e una madre ma anche la loro guida spirituale. Durante il terremoto del Nepal Lama Tashi e i ragazzi più grandi della scuola sono riusciti ad aiutare circa 7.000 persone. I ragazzi pur essendo loro stessi vittime del terremoto sono riusciti sotto la guida del Lama a non perdere la testa concentrandosi sul prestare il loro aiuto agli altri. La chiave di quello che ai miei occhi è sempre apparso come un miracolo, non nel senso magico del termine, ma nel senso di trasformazione istantanea della mente debole in una mente piena di forza e di capacità realizzatrice, è proprio la gentilezza amorevole, la radice su cui fonda la crescita di un buon essere umano. “Se gli altri sono felici siamo felici anche noi perché noi siamo la famiglia degli altri”.

“L’educazione dei bambini parte dai genitori. Alla base c’è la gentilezza amorevole poi è importante imparare le lingue internazionali – secondo Lama Tashi – perché in tal modo le loro menti saranno più aperte e potranno relazionarsi con più persone. Per quanto riguarda la tecnologia i genitori devono controllarne l’uso. Fino a 11 anni, alla Scuola, i bimbi non toccano uno smartphone (non solo perché non abbiamo i soldi per comprarlo…non toccano nemmeno quello dei nostri ospiti) e io consiglio questo ai genitori, di fargli pure guardare i cartoni animati in televisione senza esagerare ma di tenere lontano i bambini dai computer e dai telefoni portatili fino agli 11 anni in modo che possano crescere sperimentando il gioco naturale, gli sport, sviluppare capacità mnemonica e una mente brillante, acuta. Poi si possono avvicinare al computer ma non ai dispositivi mobili che rischiano poi di essere sempre dappertutto. La tecnologia non è un male, serve per migliorare le vite, è importante in campo medico, serve per comunicare, ma quando va ad intaccare la nostra mente, perché se ne abusa o non si usa per gli scopi prefissati, allora bisogna porre dei limiti. In futuro anche i governi dovranno farlo e legiferare in tale senso. Senza mettere dei confini si rischia un cambiamento distruttivo.

Le scuole occidentali si fondano su un sistema educativo di alto profilo ma purtroppo nazioni e istituti dimenticano di insegnare come essere felici. A scuola non c’è una materia che insegna la gentilezza amorevole e come essere felici. La felicità non deriva dal dar cose materiali ma dal fatto di avere come fondamento dell’educazione l’amore e la gentilezza.

www.culturaletibetana.org/

{ 0 comments… add one now }

Leave a Comment

Previous post:

Next post: