Prendersi cura dell’educazione di bambine e bambini con difficoltà uditive ed incrementare di 75 posti l’offerta di scuola dell’infanzia a Bologna. E’ questo il duplice obiettivo raggiunto dalla nuova scuola “Al Cinema!”, struttura comunale a gestione indiretta, attivata dalla Fondazione Gualandi, che aprirà a settembre in via Nosadella 51.
Nata dopo i cinque anni di esperienza del nido “Il cavallino a dondolo”, per rispondere in modo innovativo alle esigenze dei bambini con difficoltà uditive, “Al Cinema!” è ricca di nuove opportunità per tutti, attraverso strategie comunicative efficaci, attività che partono dall’interesse dei bambini, lavoro in piccoli gruppi per facilitare le scoperte e le relazioni, formazione continua degli insegnanti. Tutti strumenti per “vedere, fare, pensare, raccontare – commenta la presidente della Fondazione Gualandi, Adele Messieri – rivolti a bambini che consideriamo tutti ognuno diverso dall’altro“. L’obiettivo del nuovo istituto, è proprio quello di sperimentare ambienti, strumenti e percorsi educativi che facilitino la qualità delle competenze comunicative e di relazione in tutti i bambini.
Si accoglieranno 75 bambini da 3 a 5 anni di tutta la città, in tre sezioni divise per età, che hanno ciascuna 3 insegnanti. E’ data la precedenza ai bambini che terminano il percorso del nido “il cavallino a dondolo”, e a bambini con difficoltà uditive anche di altri Comuni vicini. L’orario di apertura della scuola è previsto dalle 7.30 alle 17.30, salvo tempi di prolungamento concordati con singole famiglie.
All’interno della struttura c’è un piccolo cinema, oltre a un grande giardino e molti spazi adatti per lavorare con materiali diversi. A tal proposito, il direttore della Fondazione Cineteca, Gian Luca Farinelli sottolinea “l’unicità di un progetto d’avanguardia, senza precedenti, che mette al centro dell’educazione il vedere, e la potenza universale dell’immagine muta, in un momento in cui le sale cinematografiche si chiudono”. La Cineteca collabora al progetto mettendo a disposizione il suo archivio del cinema muto e l’esperienza di educazione all’audiovisivo rivolta alle scuole di “Schermi e lavagne” e “Cineclub per ragazzi”.
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