Tutti pazzi per la bella calligrafia

by Gio on 12/10/2016

Per molti di noi la bella scrittura, quella a mano e in corsivo è stato un vero e proprio incubo. Ore ed ore passate a riempire fogli di quaderno di “a” con la gambetta in giù, di “f” con un bel ciuffo e di quella terribile “z” con tutti quei ghirigori.

Poi sono arrivati i computer con le tastiere e dopo ancora i tablet e gli smartphones e l’opinione ormai diffusa che scrivere a mano oggi sia completamente inutile non solo per gli adulti ma anche per i bambini questi ultimi sempre più proiettati in un mondo pieno di tecnologia.

Ora però la calligrafia è tornata di moda e sta conoscendo una nuova stagione di gloria, merito di alcuni studi scientifici americani che hanno evidenziato gli enormi vantaggi della scrittura in corsivo sullo sviluppo cognitivo dei bambini e l’importanza di rivalutarne la pratica nelle scuole primarie.

Innanzitutto scrivere a mano richiede maggiore concentrazione e favorisce la capacità di comprendere ed elaborare ciò che viene tracciato su un foglio di carta.

I bambini che scrivono a mano e che quindi si cimentano manualmente con le lettere hanno maggiore creatività ed immaginazione rispetto a coloro che utilizzano la tastiera del computer.

Non solo, quando scrivono i bambini sviluppano un’attività motoria di coordinamento in grado di attivare una relazione mente-braccio fondamentale per la loro crescita.

E per chi ancora non fosse convinto dell’importanza del corsivo, basta ricordare che Steve Jobs prima di lanciarsi nella sua grande avventura frequentò un corso di calligrafia al Reed College.
Non ci credete? Ecco il link del video del discorso fatto da Steve Jobs nel 2005 alla Stanford University
www.youtube.com/watch?v=oObxNDYyZPs

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