In tanti avete letto sulla pagina Facebook di Bimbò la frase “Euducare i bambini alla felicità ,non alla perfezione” . Abbiamo chiesto alla dott.ssa Elisa Bernardi, psicologa, un parere. Ecco la sua risposta>>
La crescita armonica del bambino sul piano affettivo e relazionale passa attraverso la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. Aspetto che il genitore deve sostenere, aiutando il figlio nella condivisione delle esperienze e nella socializzazione.
Il bambino dovrebbe crescere in un ambiente relazionale accogliente, non giudicante ed empatico, in cui l’obiettivo non è il raggiungimento della perfezione (regolata da standard esterni) ma l’acquisizione dell’equilibrio psicoemotivo che sprona a mettersi in gioco e sostiene la frustrazione del fallimento.
È importante, quindi, educare alla gioia dell’intraprendenza e alla felicità nel mettersi in gioco, dando il massimo, a prescindere dai risultati.
Un esempio?
Tutto ciò che insegna ai bambini a impegnarsi per divertirsi e non per primeggiare sugli altri. Giochi di squadra o gruppo, la condivisione delle proprie cose, il “saper perdere”…
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