I bambini e la natura.

by redazione on 13/07/2015

lo e pepeEsperienze nel bosco, agrinidi… c’è un ritorno ai ritmi della natura. Ridare confidenza alla terra e agli animali, come sviluppa il bambino in relazione alla natura? E’ davvero importante per le capacità intellettive? Ci rispondeEstella Guerrera, psicologa, atelierista, progettista sociale.

 

L’essere umano è uno degli elementi del mondo naturale. Anche se tendiamo a dimenticarcelo, oppure a comportarci come se la nostra essenza fosse dominante sulle altre, esiste in noi, adulti o bambini, una tendenza innata ad entrare in relazione con la natura. In letteratura, tale tendenza all’affiliazione e alla connessione con il mondo naturale è chiamata “biofilia”*.

L’incontro con altri esseri viventi – piante o animali – e con i diversi elementi dell’ambiente ci coinvolge in modo globale: non possiamo infatti separare l’esperienza dei cinque sensi, dalle reazioni emotive positive o negative che tale incontro ci suscita (attrazione, avversione, curiosità, distensione, paura, gioia)
Noi costruiamo la nostra esperienza cognitiva, i nostri pensieri, ricordi e narrazioni, e la nostra capacità futura di entrare in relazione con altri esseri viventi, proprio sulla base delle impressioni lasciate da questo incontro, nei sensi e nel corpo.

La biofilia ha avuto un’importanza fondamentale per l’evoluzione della capacità di adattamento della specie umana, per lo sviluppo di competenze specifiche legate ai diversi habitat, per lo sviluppo di competenze linguistiche e culturali.
Questa tendenza innata riveste inoltre un ruolo fondamentale nello sviluppo delle capacità di ogni singolo bambino o bambina, poiché contribuisce a sostenere la crescita dal punto di vista fisico, emotivo, cognitivo e sociale.

Stare nella natura, osservare, entrare in contatto e prendersi cura di piante o animali aiuta i bambini a sviluppare la capacità di stare in una relazione empatica e rispettosa con altre creature viventi, di conoscere, comprendere e accettare le (bio)diversità di luoghi, tempi e ritmi di sviluppo.
Entrare in relazione con la natura permette ai bambini di toccare con mano la fluidità e necessità di tutte le fasi del ciclo di vita: la nascita, la crescita, la morte, la separazione, la trasformazione.

Per i bambini, e per gli adulti, che si mettono all’ascolto di tale legame innato con la natura, diviene così possibile integrare esperienze apparentemente contrastanti, positive e negative, in un’unica esperienza globale di connessione tra l’energia vitale e generatrice del “mondo di fuori” e la propria energia creativa e trasformativa interiore.

*Per approfondimenti sul tema,  consiglio il libro “Biofilia” di Edward O. Wilson e l’articolo “Svelare la biofilia nei bambini attraverso l’active silence training: un approccio sperimentale” a cura di Giuseppe Barbiero, Rita Berto, Doju Dinajara Freire, Maria Ferrando, Elena Camino, sulla rivista Culture della sostenibilità, 2007, Fascicolo 2 pp. 99-109

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