Mangiare le verdure

by redazione on 15/03/2014

Vincenzo Monti diceva: “Siamo tutti fatti di una stoffa la cui prima piega non scompare mai più”. Ecco perché le abitudini amiche dell’ambiente si prendono da piccoli, e bisogna anche stare attenti alla prima piega, perché se i nostri figli si sentono costretti a fare cose noiose difficilmente ne avranno un bel ricordo, e queste non si trasformeranno mai in buone abitudini. Nei prossimi mesi cercheremo di suggerire alcuni piccoli stratagemmi per voi e-coolgenitori.

– No i cetriolini non gli piacciono
– Come li ha fatti a rondelle o a bastincini?
– Non li ho mai fatti, ai bambini i cetrioli non piacciono.
È una frase che ho sentito mille volte: cambia la verdura ma la sostanza è la stessa. Si chiama censura preventiva. Comunichiamo coi gesti e le scelte ai nostri bambini che una cosa non è sicuramente desiderabile per loro. E loro, che si fidano tanto di noi, perché mai dovrebbero desiderarla? Forse
voi per primi non amate le verdure, vi sono state imposte come un male necessario perché ormai lo sanno anche i muri che le vitamine rendono superflue un sacco di medicine. E allora riproponete la stessa modalità, che però non funziona. Le verdure sono buone, fanno bene, sono colorate e allegre. Provate a proporle con un altro approccio.
Intanto abituate i bimbi a vederle nel piatto sempre. Che percepiscano la verdura e la frutta come una com- ponente essenziale. Una fettina di pomodoro, un pochino di spinaci o sottili striscioline di peperone crudo, disposte in maniera allegra nel piatto. Una fettina di mela o mezza banana su un piattino accanto al pane. Lasciate che decidano quando, quanto e se mangiarle, senza dire nulla. Il vostro buon esempio e la costanza faranno il loro lavoro.
Per aiutarli a conoscere i vegetali lo spuntino è vostro alleato, e il televiso- re il vostro migliore amico. Senza dire nulla, quando si avvicina l’ora della merenda, preparate una ciotolina ricolma di bastoncini di carota, cetriolo, finocchio e fettine di mela. Sbizzarritevi con le fragole, le ciliegie, le albicocche, o i cubetti di melone e cocomero. Lasciateli lì, a portata di mano, e vedrete che tra un episodio e l’altro di Peppa Pig prima o poi per fame o per curiosità faranno liberamente i propri assaggi.
Con la verdura cotta è più difficile, perché i palati si raffinano con l’età. A maggior ragione non censutrate nulla. Funghi, porri, bietole, verze… lasciate che siano loro per primi a dire cosa non apprezzano. Due cose possono aiutare: primo, il buon vecchio passato di verdura con stelline e parmigiano, che di solito incontra i gusti semplici dei piccoli. Secondo, le chiacchiere. Chiedere loro di aiutarvi a spuntare
i fagiolini mentre ognuno racconta allegramente come è andata la propria giornata. Questo produce bellissimi ricordi associati ai frutti della terra.
di Beba Gabanelli

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