Andare a piedi

by redazione on 31/01/2014

Vincenzo Monti diceva: “Siamo tutti fatti di una stoffa la cui pri- ma piega non scompare mai più”. Ecco perché le abitudini amiche dell’ambiente si prendono da pic- coli, e bisogna anche stare attenti alla prima piega, perché se i nostri figli si sentono costretti a fare cose noiose difficilmente ne avranno
un bel ricordo, e queste non si tra- sformeranno mai in buone abitudi- ni. Nei prossimi mesi cercheremo di suggerire alcuni piccoli strata- gemmi per voi e-coolgenitori.

Come gli adulti, anche i bimbi possono essere pigri e non amare camminare. Non fategliene una colpa e non sgridateli. Cercate piuttosto di associare l’uscita a piedi a qualcosa di stimolante, curioso o divertente. Mai avere eccessiva fretta, uscite un quarto d’ora prima se avete un impegno da rispettare. E comunque meglio cominciare da piccoli e camminare anche nel tempo libero, con la famiglia o gli amichetti, in città o facendo gite fuori porta. E soprattutto, se non in casi eccezionali, dopo i 4 anni il passeggino resta a casa! Quando dovete arrivare da un punto a un altro dividete il per- corso in tappe che vi sembrano ragionevoli per l’età e l’attitudine dei vostri bambini.

Dite loro quale sarà la prima tappa e raccontategli una storia, un aneddoto, una curiosità sul punto in cui arriverete. Bologna è piena di piccole meraviglie. Una fontana, la vetrina di una pasticceria, una statua, un suonatore di strada, il punto dove vi è capitato qualcosa di piacevo- le quando avevate la loro età, o ancora un episodio della vita del nonno, della sorella, di loro stessi da piccoli. Tutto ciò che la vostra fantasia vi suggerisce, funziona. Ci sono molte guide turistiche per bambini piene di cose interessanti per ogni età, se siete in un luogo poco familiare.

Ascoltando il racconto, creando curiosità per la meta, la distanza verrà coperta senza fatica. Dopo una piccola sosta ci sarà la meta successiva, e man mano che passano i mesi dovrà crescere sia la distanza tra le tappe che quella della meta finale. Non promettete un regalo in cambio dell’andare a piedi: magari imparano a camminare ma poi diventano dei piccoli consumisti! Abituateli a condividere con voi i vostri progetti, e dite sempre prima di partire dove avete inten- zione di portarli. Per ricompensarli della fatica meglio un gelato, un cartoccio di castagne o un piccolo trancio di pizza. Se lo saranno meritati!

Se avete un cane, fatevi accompagnare quando lo portate fuori: il cucciolo di casa è sempre un ottimo e divertente incentivo, soprattutto se coinvolgete i bimbi in notturna. Camminare con la
mamma o il papà quando fa buio per portare a spasso il cane li fa sentire grandi e avventurosi. Un’altra occasione fantastica per i bambini è uscire quando piove. Munitevi di cappucci, ombrelli, stivaletti di gomma e alla prima pozzanghera date loro l’autorizza zione a saltarci dentro a piè pari e a fare sciac-sciac per tutto il tempo che desiderano. Probabil- mente dovrete spogliarli davanti alla porta di casa perché saranno conciati in una maniera indescri- vibile ma il piacere di camminare non glielo toglierà più nessuno!
Beba Gabanelli

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