Scuola Longhena, la giunta approva i nuovi indirizzi per la definizione dei bacini d’utenza

by redazione on 29/11/2016

Il documento fotografa la realtà: circa l’80% dei bambini proviene dal quartiere Porto-Saragozza
La giunta comunale di Bologna ha approvato la delibera che contiene gli indirizzi per la definizione degli stradari delle scuole del quartiere Porto-Saragozza, tra cui la scuola primaria Longhena, che rientra nell’istituto comprensivo numero 19 e i cui utenti, a differenza di tutte le altre scuole di Bologna, non provengono dal solo quartiere ma da tutta la città. Nata come scuola “all’aperto” per bambini gracili di salute e predisposti a malattie dell’apparato respiratorio, la scuola Longhena accoglieva in passato bambini da tutta la città che presentavano una certificazione medica comprovante la necessità di un contesto scolastico specifico. Nonostante dal 1994 non fossero più previste le scuole all’aperto, il Comune per anni ha continuato a non inserire le Longhena negli stradari perché la domanda di scuola primaria in città era comunque ampiamente soddisfatta dall’offerta scolastica garantita dalle altre scuole. Nel tempo però le dinamiche demografiche si sono modificate e la ripresa della domanda ha portato nel 2009 a dover riconsiderare il ruolo delle Longhena nel quadro dell’offerta scolastica cittadina. Si decise allora che l’offerta delle Longhena dovesse almeno in parte rispondere alle necessità del quartiere di riferimento e si stabilì che il 50% dei posti potesse essere coperto da bambini provenienti da tutta la città e il restante 50% da bambini residenti nel quartiere, che allora era il solo Saragozza.

Oggi è necessario adeguare i contenuti della delibera del 2009 e approvarne una nuova per tenere conto della recente riforma dei quartieri, passati da nove a sei: oggi il quartiere Saragozza è diventato Porto-Saragozza ed è la circoscrizione più ampia della città. La realtà dunque è diversa, così come confermano i dati delle iscrizioni alle Longhena nell’anno scolastico in corso: la scuola ospita cinque classi per un totale di 379 bambini, dei quali 186 vengono dal territorio del vecchio quartiere Saragozza e 99 dal vecchio quartiere Porto, ai quali si aggiungono 94 bambini provenienti dagli altri quartieri della città. Ecco la fotografia in percentuale: circa l’80% dei bambini che oggi frequentano le Longhena risiede nel quartiere Porto-Saragozza, il 20% abita nel resto della città. La delibera traduce dunque la realtà e ridetermina gli indirizzi cittadini di programmazione dell’offerta formativa, in base ai quali il quartiere Porto-Saragozza potrà deliberare i bacini d’utenza del proprio territorio, che comprende le scuole Longhena: il quartiere dovrà tenere conto dell’andamento della popolazione scolastica residente e del fatto che, per la sua particolare ubicazione, almeno l’80% dei posti disponibili delle Longhena è disponibile per i bambini residenti nel quartiere, senza l’individuazione di uno specifico stradario.

La delibera approvata oggi ribadisce poi l’importanza per il Comune del tema dell’educazione all’aperto che, come ha ricordato la vicesindaco e assessore alla scuola, Marilena Pillati, si sta diffondendo in molte scuole della città. Si è costituita la rete nazionale delle scuole all’aperto, a cui hanno già aderito tre istituti scolastici di Bologna e che vede capofila l’istituto comprensivo 12. In questo contesto il Comune, che ha già sviluppato il progetto nei propri nidi e nelle proprie scuole dell’infanzia, grazie alla collaborazione con l’Università di Bologna e la Fondazione Villa Ghigi, ne sta sostenendo la diffusione in tutte le scuole della città, anche attraverso iniziative formative rivolte al personale scolastico, per offrire a tutti i bambini i vantaggi di una didattica che valorizzi il contesto ambientale e il contatto con la natura.

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