Gli attentati di Parigi spiegati a mio figlio

by redazione on 17/11/2015

“Mamma te lo chiedo piano, sottovoce ma l’Italia è un paese sicuro? Qui fuori è sicuro?”
“Leo torna a letto, certo che è sicuro. Buona notte”

Questa è una conversazione che ho avuto con mio figlio venerdì notte all’incirca alle 3 del mattino. Poi mi sono riaddormentata. Alle 7 quando mi sono svegliata ho letto di Parigi
Durante la mattinata ho ripensato a Parigi provando tristezza, DOLORE, impotenza

Di coplo mi è venuto in mente il discorso notturno che ho avuto con mio figlio. E questo mi ha turbato non poco.
La mattina avevamo deciso, insieme a mio marito, di non dire nulla dell’attentato scambiandoci informazioni senza che lui potesse capire.

Credevo che un bambino di 7 anni non dovesse essere messo in allarme da queste notizie che mi avevano così scosso. Alla fine della giornata ci siamo ritrovati a cena e lui ci ha chiesto
Cos’è un attacco terroristico?”

Durante il giorno aveva sentito qualcuno parlarne e così gli abbiamo detto che a Parigi sono esplose delle bombe, che sono morte delle persone. Non gli abbiamo raccontato i particolari, nè accennato ai luoghi dove sono avventi i fatti.
Gli abbiamo anche detto che al mondo ci sono molti posti dove c’è la guerra, dove si vive in maniera molto diversa da qui.

Non so cosa abbia capito o che sensazione gli sia rimasta.
Ogni volta che succede qualcosa mi trovo sempre combattuta tra il raccontagli la verità dei fatti o non dirgli nulla.

Ricordo perfettamente nella mia infanzia la strage di Bologna e il senso di angoscia che mi correva impercettibile nella schiena tutte le volte che da piccola andavo alla stazione di Bologna.

Non so cosa avete fatto voi, se i vostri bambini sanno o non sanno. Magari nei prossimi giorni vi chiederanno perchè a scuola parleranno tra loro.

A questo proposito abbiamo sentito il parere della psicologa che approccia il discorso in modo differente a seconda dell’età dei bambini. Leggi l’intervento di Miranda Barisone

Il sito del quotidiano Le Parisien ha pubblicato una guida su come raccontare i fatti ai bambini, potete usare alcuni spunti, non so se siete d’accordo su tutti

Il primo punto è fondamentale >>>Usate parole semplici
www.leparisien.fr/laparisienne/societe/enfants/attentats-de-paris-comment-en-parler-aux-enfants-14-11-2015-5276891.php

1. Usate parole semplici.
2. Piano col contesto: possiamo dire che degli uomini incredibilmente folli hanno sparato e ucciso molte persone. Se hanno meno di 8 anni non serve parlargli dell’ISIS o della Siria. Per evitare ansie, comunque, ditegli anche che questi uomini sono morti e che i feriti staranno meglio.
3. Permettetegli di fare domande.
4. Fate i nomi degli aggressori: non sono un tabù.
5. Non esitate a usare la parola “guerra”.

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